Alimenti utili per proteggerci dal sole

Tutti i consigli per una corretta alimentazione sotto i raggi solari

Il 20 giugno è il solstizio d’estate, inizia ufficialmente la bella stagione! Quella che aspettiamo da sempre, sinonimo di lunghe giornate, di vacanze, di caldo, ma soprattutto di sole. Da quanto desideriamo sdraiarci e rilassarci al sole, in giardino o al parco, al mare o in piscina.

Ma siamo veramente pronti, dopo le lunghe giornate trascorse a casa, a questo contatto diretto con il sole?

È necessario prepararsi bene per non arrecare danni alla pelle e un buon aiuto arriva direttamente dalla natura e dal cibo. Quindi oltre a creme e protezioni solari, facciamo una bella spesa di frutta e verdura ricche di vitamina A ed E e di Beta-carotene.

Sfatiamo un mito, però, il beta carotene, contenuto nelle carote, ma anche in prezzemolo, pomodori, spinaci, albicocche, meloni, prugne, mandarini e banane, non stimola l’abbronzatura, bensì aiuta a mantenere la pelle sana e contrastare l’azione dei radicali liberi.

Mangiare carote, ricchissime di carotene e vitamina A, è quindi fondamentale per chi vuole bene alla propria pelle. Nell’insalata, come snack durante la giornata o sotto forma di estratti da bere. Ma in estate troviamo tante buonissime verdure che ci aiutano a proteggere la pelle come pomodori, frutti rossi, albicocche, pesche, melone giallo, ciliegie, ananas.

E poi c’è la frutta secca, ricca anche di Omega 3 e grande alleato contro gli eritemi, in aggiunta nell’insalata o nello yogurt sono un toccasana. Inoltre tutti gli alimenti che contengono carotenoidi tendono al colore arancione e hanno la caratteristica di regalare vivacità ai nostri piatti, di farci mangiare leggeri e con allegria. 

 

La Carota

(carote carotene protezione sole)

In Gran Bretagna si chiama carrot, in Francia carotte, in Germania karotte, in Spagna azanahoria in Grecia karotón il cui nome sembra derivare proprio dal greco “dakkos” che significa pianta selvatica: parliamo della Daucus Carota ovvero della comune carota.

Forse non tutti sanno, che nasce viola, o bianca, e non arancione. Furono gli agricoltori olandesi che nel 1720 “inventarono” il suo colore attuale, incrociandole con delle carote africane, per omaggiare la dinastia allora regnante, gli Orange. Ecco dunque che assegniamo l’origine della carota moderna arancione all’Olanda, visto che sono state selezionate in quel paese nel 1720, ma altre specie si trovavano già diffuse in Europa, in Africa e in Asia.

La sua ampia diffusione è data per gli scopi alimentari della sua radice grossa, arancione e dolce. Durante il regno di Giacomo I, in Inghilterra, le dame ne utilizzavano i fiori per adornare i capelli con composizioni a ghirlanda. Gli antichi greci chiamavano la carota anche col termine di “Stafilinos”, che indicava la gola, o meglio le infezioni orofaringee.

Nell’antichità si riteneva che un fiore di carota raccolto nelle notti di luna piena, servisse a curare l’epilessia, che aiutasse il concepimento, e che per favorirlo fosse necessario bere un bicchiere di vino, nel quale fossero stati bolliti i fiori della pianta.

 


Indice

Cosa Mangiare

Facile Con GustoVitamine A

Facile Con GustoVitamine B


Lo Sapevi Che?

Il Carotene è il pigmento responsabile della tipica colorazione arancione della carota, per questo i caroteni vengono estratti dalla radice ed impiegati come colorante naturale nell’industria agro-alimentare (E160).


Vellutata

Primi

Dolce

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