Viaggio nella Bassa

"Là in quella terra grassa a nord del fiume Po"


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Lombardia

 

“Là in quella fetta di terra grassa e piatta che sta tra il fiume e il monte, fra il Po e l’Appennino. Nebbia densa e gelata l’opprime d’inverno, d’estate un sole spietato picchia martellate furibonde sui cervelli della gente e qui tutto si esaspera. […] qui accadono cose che non possono accadere da nessun’altra parte”

Così Giovannino Guareschi comincia a raccontare la storia di Don Camillo e con queste atmosfere descrive i paesaggi e i luoghi che si trovano nella Bassa Padana, lungo il Po, quella striscia di territori e paesi che va da Pavia alle valli di Comacchio.
Passeggeremo seguendo idealmente il fiume, toccheremo le città e i borghi della Lombardia meridionale, Cremona, Mantova, Pavia, Lodi, scopriremo un territorio fatto di tradizioni contadine, di prodotti DOP e IGP, di fiammeggianti tramonti sul Po e di infiniti orizzonti verdi tipici di questa grande pianura italiana.

La Bassa Padana passa da un turismo naturalistico a uno storico, dalle sponde dei fiumi da percorrere a piedi, in bici o in canoa ai borghi medievali e rinascimentali di cui le province sono costellate. Piccoli tesori da scoprire con le loro fortezze, i castelli, le rocche.
Senza dimenticare le città e le loro piazze, una concentrazione di architettura e storia millenaria.

Cremona con la sua piazza del Comune, gli edifici sacri e civili, i mattoni rossi e quelli bianchi, ne è l’esempio; e poi Mantova con Palazzo Te, gli affreschi del Mantegna e i palazzi dei Gonzaga. Un coacervo di storia e natura, di storia che si riflette nei racconti di chi vive le campagne, nei piatti delle vecchie osterie, nei prodotti simbolo di un territorio, ma anche di tutta l’Italia. Cremona tra le altre città è quasi la regina, madre della Mostarda e del Torrone, del Salame Nostrano e del Selva.

Il nostro viaggio non sarà lungo, ma sicuramente intenso.

Le città della Bassa Padana si riescono, infatti, a visitare in una giornata, ma è bello poi continuare a esplorare le sponde del Po alla scoperta di una realtà davvero particolare dove tutto vi parla del fiume. Cremona, Gerre de’ Caprioli, Stagno Lombardo, Pieve d’Olmi, San Daniele Po, Motta Baluffi, Torricella del Pizzo, Gussola, Martignana Po e Casalmaggiore, arrivando fino ai confini con le province di Mantova e Parma questo è uno dei percorsi da fare e il paesaggio in cui vi troverete immersi è fatto di cascine e strade, di rogge, piccole santelle, baracche di pescatori e barche di legno.

E i sapori?

Sono tanti e tutti diversi, ognuno tappa di un altro suggestivo percorso. Si parte dal Salame IGP, quello all’aglio e il Cotechino Cremonese, poi c’è il gran classico con i marubini, tortelli cotti nel brodo di tre tipi diversi di carne (vitello, manzo e pollo), trionfano qui i tortelli di zucca con gli amaretti, il Gran Bollito cremonese da servire con la Mostarda, arrivano poi i formaggi - il Grana, il Provolone, gli stracchini e il Pannerone - e infine il dolce, che qui si chiama Torrone e la Sbrisolona

In giro per Cremona

(bassa padana piazza di cremona)

Iniziate la visita di Cremona con i 502 scalini e 112 metri del Torrazzo, simbolo della città e torre in pietra più alta d’Italia con un orologio astronomico di 8,5 metri. Dall’alto scoprite la bellezza di Cremona, con lo sguardo che spazia dai tetti e oltre il Po. Tra i suoi luoghi culto c’è la Piazza del Comune (o del Duomo), una delle piazze più belle d’Italia, dove si concentrano i simboli del potere civile e religioso: il Duomo di Cremona, il Battistero, il Torrazzo, la Loggia dei Militi e il Palazzo del Comune. Il Duomo di stile romanico conserva un ciclo di affreschi che gli hanno valso il titolo di “Cappella Sistina della Pianura Padana”. Poco fuori dal centro scoprite il Monastero di San Giuseppe in San Sigismondo. Cremona ha anche un piccolo museo, Museo Civico “Ala Ponzone”, che raccoglie circa 2000 opere tra quadri, sculture e strumenti musicali e merita davvero una visita. 

Mostarda di frutta di Cremona

(mostarda di bassa padana con frutta)

Storia lunga quella della mostarda, che inizia addirittura nel Cinquecento, quando le famiglie contadine, in particolare lombarde, la preparavano per conservare la frutta più a lungo. La ricetta della mostarda nasce con uno scopo puramente “conservativo” solo in un secondo tempo viene preparata per gustarne le sue note dolci e piccanti insieme. Celebre è la Mostarda di Cremona, preparata con frutta mista intera o in pezzi grossi con zucchero, senape (estratto di grani) e acqua dalla consistenza vellutata. Agli ingredienti base si possono aggiungere a piacere spezie o verdura a seconda dell’intensità di sapori che si desidera.

Torrone

(bassa padana torrone bianco)

Il torrone è un dolce composto da albume d’uovo, miele e zucchero, farcito con mandorle, noci o nocciole tostate, può essere sia morbido che duro, bianco o ricoperto di cioccolato di ogni genere. Il suo nome deriva dal verbo latino “torre-re” che significa abbrustolire. Il torrone è un dolce molto antico. Si narra che quando Bianca Maria Visconti e Francesco Sforza si sono sposati nel 1441 a Cremona, nella chiesa di San Sigismondo il Torrone è stato uno dei dolci presentati alla fine dei festeggiamenti durati per giorni e nella sua forma e consistenza doveva richiamare la grande torre della città. Il successo del torrone si deve a Enea Sperlari e Secondo Vergani che hanno iniziato a produrre, a partire dall’800, questo noto dolce facendolo diventare un simbolo delle feste. Come ogni anno a novembre Cremona si tiene la Festa del Torrone. 

Stradivari Festival

(violino stradivari festival cremona bassa padana)

Cremona è tanta cultura, specie musicale, con un’antica tradizione. Antonio Stradivari è il maestro liutaio più importante della storia italiana: ha creato pezzi unici dal valore inestimabile e non solo per la qualità del suono. Nasce a Cremona nel 1643 e qui nella sua bottega nella odierna Piazza Roma realizzerà oltre 1100 strumenti tra violini e viole. Oggi l’edificio che fu laboratorio, ma anche casa del maestro è di proprietà privata. Ma arrivando lì davanti si può osservare una targa commemorativa.
La fama di Stradivari e della sua tecnica di costruzione che lo rende unico arriva e conquista i musicisti di tutto il pianeta. Si stima che oggi nel mondo ci siano oltre 600 strumenti costruiti da Stradivari, soprattutto violini, ma anche viole chitarre. Cremona rende omaggio puntualmente al suo cittadino con un festival che si svolge in autunno, lo Stradivari Festival. In questa città si trova anche il Museo del Violino a Palazzo dell’Arte in Piazza Marconi, dove poter scoprire da vicino gli strumenti musicali realizzati da grandi Maestri: Amati, Stradivari e Guarneri.
Oltre alla musica c’è il cinema a Cremona: altro personaggio celebre a cui la città è legata è l’indimenticabile Ugo Tognazzi. L’attore viene celebrato con la manifestazione, Cremona per Ugo un mese di proiezioni per ricordare la sua vita e il suo lavoro. Fu proprio in questa città che nacque Tognazzi, scomparso ormai 29 anni fa. E la sua memoria viene mantenuta vivissima.
Da ricordare anche quanto il popolare attore fosse anche un grande appassionato di cucina, tanto che Cremona ha una rassegna gastronomica chiamata proprio in suo onore A cena con Ugo, realizzata in collaborazione con la Strada del Gusto Cremonese e che coinvolge i ristoratori del territorio. 

(monica bianchessi)

Grazie a Monica Bianchessi, noto volto televisivo, per averci accompagnato in questo viaggio nei sapori e nella cucina cremonese. 

 

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