Amici Legumi

Conosciamo questo super-food dall’ alto valore proteico


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Cucina

I legumi comprendono 14.000 varietà diverse nel mondo, anche se solo poche decine sono utilizzate per scopi alimentari.
Conosciuti in Europa dopo la scoperta dell’America, facevano già parte della dieta di antichi egizi e greci e sono nominati persino nella Bibbia! 
Fonte vegetale di proteine, prendono posto in minestre, zuppe e vellutate… ma anche in condimenti saporiti di primi e secondi piatti. 
In Italia i più conosciuti sono i fagioli, i piselli, le lenticchie… e ancora le fave, i ceci e da qualche anno la soia.
Nel resto del mondo sono preparati con diversa fantasia, come nei Baked Beans inglesi – qui i legumi incontrano pancetta, ketchup, mostarda e salsa Worchestershire.  
Conosciamo uno per uno i legumi più amati nel nostro paese!

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I FAGIOLI

I più comuni sono i Borlotti e i Cannellini, ma ci sono altre cinque varietà particolari: il fagiolo di Lamon, i Cannellini rossi e neri di Sarconi ed il fagiolo di Sorana (con marchio IGP) e i fagioli bianchi di Rotonda, che sono invece un prodotto DOP.

Fonte di fibre e vitamine, soprattutto A, B, C ed E, apportano una discreta quantità di sali minerali, soprattutto ferro, potassio, fosforo e calcio.

I PISELLI

Coltivati già dai Sumeri nella mezza luna fertile, la loro coltura si diffuse in Europa fino in India, ed erano amati anche dagli antichi romani. 
Nel XIV secolo durante la corte dei Medici venne selezionata una varietà nana, denominata “petit pois” che riscosse talmente successo che ancora oggi è apprezzata e consumata.
Ricchi di acqua, contengono soprattutto carboidrati e proteine, ma anche fibre, utilissime al nostro benessere. Sono utili al nostro sistema cardiovascolare grazie ai flavonoidi e sono indicati tra gli alimenti anti tumorali.

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LE LENTICCHIE

Della cottura di questo cibo si ha la più antica testimonianza scritta: La Genesi racconta che Esaù, affamato dopo una dura battuta di caccia, si sia imbattuto nel gemello Giacobbe che aveva cucinato una minestra di lenticchie. Quando, affamato, ne chiese al fratello un piatto, Giacobbe acconsentì a patto che lui rinunciasse alla sua eredità e al diritto di primogenitura: Esaù non era interessato a queste cose, e accettò, rinunciando però per sempre al suo diritto di diventare re e guida degli Ebrei per un piatto di lenticchie.
Con alto potere nutritivo, ottima fonte di proteine e carboidrati, contengono ferro, fosforo e vitamine del gruppo B.  Ricche di fibre e flavonoidi e adatte alle persone celiache, perché senza glutine.

SOIA

Importata dal Sol Levante, è ormai presente sulle nostre tavole e non più solamente come bevanda: Tramite la fermentazione si ottengono alimenti sostitutivi della carne e del formaggio, come Tempeh e Tofu. 
I fagioli di Soia, gli Edamame, sono sempre di più utilizzati come alternativa sana agli snack industriali.
Amica della salute, con alto potere antitumorale e ricca di isoflavoni che alleviano i sintomi della menopausa  e della sindrome premestruale, è il legume con il più alto contenuto di calcio – addirittura più del latte! 

FAVE 

Si mangiano cotte o crude, e si prestano a preparazioni originali come burger e polpette vegetali. 
Sono perfette per abbassare il colesterolo, aumentano il senso di sazietà e l’infuso delle foglie essiccate è un ottimo diuretico: insomma, un vero toccasana per la dieta!
Sono perfette contro la stitichezza e contengono ferro, rame e magnesio.. un super-food.

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CECI

Dopo soia e fagioli, sono il terzo legume più coltivato al mondo. Prodotti principalmente in India, Turchia, Iran e Pakistan, da noi non è ancora così richiesto.
Vera miniera d’oro come i suoi fratelli legumi, un piatto di pasta e ceci  contiene tutti e 8 gli amminoacidi essenziali, come una bistecca – ma senza frassi saturi e colesterolo. 

E sen i legumi ci causano gonfiore, che fare? 
Basta aggiungere un pizzico di bicarbonato o semi di finocchio nell’ acqua di cottura per far sì che la buccia si ammorbidisca, facilitando la digestione. Oppure puoi provare a consumarli, passandoli prima con il passaverdure.

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