Finocchio
Finocchio: dove deriva il modo di dire “farsi infinocchiare”?

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Il finocchio è una pianta erbacea probabilmente originaria dell’Asia Minore, diffusa da sempre in tutta l’area che affaccia sul Mediterraneo, il suo nome si collega alla città greca di Maratona: la pianura che caratterizzava questo luogo era ricchissima di piante di finocchi e proprio ad essi la città deve il suo nome. Maratona, infatti, in greco antico significa letteralmente “luogo pieno di finocchi”.
Il finocchio è noto a tutti per il suo sapore particolare, fresco e molto simile all’anice, dovuto alla presenza piuttosto consistente di anetolo, un’essenza con la quale si producono molti liquori. Lo si conosce in due varietà: il finocchio dolce e quello amaro (selvatico). Delle due varietà di finocchio, quello selvatico cresce in maniera spontanea e viene usato come pianta aromatica (foglie) e per i suoi semi. Quello dolce (coltivato), invece, ha una parte edibile, il cosiddetto “grumolo”, caratterizzato da un sapore meno pungente rispetto a quello del finocchio selvatico. Inoltre, in molti distinguono i finocchi anche in maschio e femmina, in base alle caratteristiche morfologiche: il maschio ha una forma più tonda ed è più adatto per essere mangiato crudo, la femmina invece ha forma più affusolata ed è indicato per essere mangiato dopo cottura. Nell’acquisto è importante controllare che le guaine siano carnose e compatte e le foglioline di un verde brillante.ù
Il finocchio è un ortaggio molto prezioso per la nostra salute e per chi voglia mantenere la linea: è composto per la sua quasi totalità da acqua, per cui può considerarsi un eccellente diuretico e digestivo. 1% il contenuto in proteine e 3% quello in fibre. Tra i minerali troviamo potassio, calcio, fosforo, sodio, magnesio, ferro, zinco e selenio, e accanto ad essi le preziose vitamine A, C e del gruppo B. Con il suo bassissimo contenuto calorico è indicato per chi segue una dieta dimagrante. È ricco di flavonoidi o fitoestrogeni, sostanze estrogeniche naturali, per cui ha un effetto equilibrante sui livelli ormonali femminili, tanto da essere utile nello stimolare la produzione di latte e nell’alleviare i sintomi del ciclo mestruale.
Curiosità: sapete da dove deriva il modo di dire “farsi infinocchiare”? Il finocchio inibisce la funzionalità delle papille gustative, quindi, dopo aver mangiato finocchio, tutto sembra più buono e più dolce. Gli osti non troppo onesti erano soliti offrire finocchi agli avventori prima di servire loro pessimo vino, per mitigarne il gusto.
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