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Fava: il meno calorico tra i legumi


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La fava è un legume conosciutissimo e antico come il mondo, consumato già quattromila anni fa. Greci e Romani l’apprezzavano particolarmente per le sue proprietà alimentari, essendo capace di apportare molto amido e fibre, saziando facilmente gli affamati, specialmente schiavi e lavoratori di fatica.

L’area di origine della pianta della fava è poco chiara: secondo alcuni studiosi sarebbe il bacino del Mediterraneo, secondo altri l’Asia. Dal punto di vista botanico, fa parte delle leguminose, proprio come ceci, fagioli, lenticchie e piselli.

Si distinguono la varietà minor ed equina (destinate soprattutto all’alimentazione animale o per arricchire di sostanze azotate i terreni agricoli), e la varietà maior (detta fava grossa o fava baggiana) a cui appartengono tutte le tipologie coltivate per il consumo umano. Il frutto della fava è un baccello cilindrico o appiattito, lungo da 10 a 30 cm e più, dapprima verde, carnoso e ricco di peluria interna, successivamente di colore nero (a maturazione avanzata). All’interno del baccello vi sono i semi in numero di 2-10, compressi, ovali, che possono essere di colore verde chiaro, gialli, bruni o violetti.

Le fave sono un alimento dalle ottime proprietà: uno degli aspetti nutrizionali più interessanti della fava è la ricchezza in fibre, indispensabili nella regolazione delle funzioni intestinali e idei livelli di glucosio e colesterolo nel sangue.

La fava, inoltre, è il meno calorico tra i legumi: in particolare allo stato fresco, data la ricchezza di acqua nei semi, apporta appena 41 kcal/100g. In commercio troviamo le fave fresche tra maggio e giugno, mentre tutto l’anno troviamo le fave secche, sia sbucciate che integrali. Quelle fresche possono essere consumate al naturale con del buon pane di grano duro, oppure bollite e poi condite con olio, sale e origano, costituendo un ottimo accompagnamento per formaggi e affettati.

Le fave secche, private della pelle, possono essere bollite e fatte diventare un purè da utilizzare come accompagnamento di verdure amarognole; le fave secche con il guscio possono essere cotte solamente dopo un ammollo preventivo di alcune ore. 

 

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