Carciofo

“Il mondo è un Carciofo”


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Cucina

“Il mondo è un Carciofo”.
Così titolava Italo Calvino in uno dei suoi saggi, spiegando così la propria affermazione: “La realtà del mondo si presenta ai nostri occhi multipla, spinosa, a strati fittamente sovrapposti, come un carciofo”. Ed effettivamente, proprio questa è la struttura di questo delizioso bocciolo, il carciofo, che all’interno delle sue brattee (quelle che spesso scambiamo per foglie, trattandosi invece di una sorta di petali che prendono questo nome) cela un cuore morbido e ricco di gusto nonché di proprietà benefiche. Questo “vegetale armato”, così chiamato da Pablo Neruda nella sua Ode al carciofo, è originario del Medio Oriente, utilizzato come alimento fin da IV secolo a.C. dagli Arabi che lo chiamavano kharshf, da cui trae origine lo stesso nome in italiano. Fu introdotto dagli spagnoli in Sicilia verso la fine del 1200 e da qui si è poi diffuso nel resto d’Italia.

Oggi ne sono presenti diverse varietà, riconosciute anche da marchi di qualità, dai saporiti Spinoso di Sardegna e di Albenga, al Violetto di Sant’Erasmo, senza dimenticare il Romanesco, conosciuto anche come “mammola” e noto per la sua struttura molto tenera e il sapore dolce.
Per quanto riguarda la salute, il carciofo ha un alto contenuto di fibre, ferro, calcio e di sostanze dall’effetto depurativo e diuretico. Per questo motivo è utilizzato anche come ingrediente base per liquori digestivi. 

I cuori di carciofo sono ottimi anche da tagliare a fettine sottili per essere consumati crudi all’interno di una ricca insalata o per un originale pinzimonio in olio alla mentuccia. 

 

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