Pecorino Romano DOP

Pecorino Romano DOP: ingrediente fondamentale per diversi piatti della cucina romana.


Dettagli
 tipologia
Tipologia

Eccellenze

regione
Regione

Lazio

classificazione
Denominazione

D.O.P.

pecorino con pasta e pomodoro

Le caratteristiche


Il Pecorino Romano DOP è un formaggio a pasta dura, cotta, prodotto con latte fresco di pecora, intero, proveniente esclusivamente dagli allevamenti della zona di produzione. Si presenta con una crosta sottile di colore avorio chiaro o paglierino naturale, talora cappata con appositi protettivi per alimenti di colore neutro o nero.Il gusto del formaggio è aromatico, lievemente piccante e sapido nel formaggio da tavola, piccante intenso nel formaggio da grattugia.

La storia


Il Pecorino Romano DOP ha origini molto antiche. Da più di duemila anni le greggi di pecore che pascolano liberamente nelle campagne del Lazio e della Sardegna, producono il latte da cui viene ricavato questo formaggio. Già gli antichi romani apprezzavano il Pecorino Romano: nei palazzi imperiali era considerato il giusto condimento durante i banchetti mentre la sua capacità di lunga conservazione ne faceva un alimento base delle razioni durante i viaggi delle legioni romane. Era talmente in uso fra i Romani, che fu stabilita anche la razione giornaliera da dare ai legionari, come integrazione al pane e alla zuppa di farro: 27 grammi! La lavorazione del latte di pecora descritta da Omero venne, nei secoli successivi, codificata tanto che Columella nel suo “De re rustica” ne diede una dettagliata descrizione.

pecorino romano dop su tagliere e con coltello

La produzione


La lavorazione del Pecorino Romano DOP, limitata alle regioni del Lazio, della Sardegna e alla provincia di Grosseto in Toscana, è il frutto di secoli di esperienza. I passaggi fondamentali sono affidati ancora oggi alla mano dell’uomo, in particolare a quelle esperte del “casaro” e del “salatore”. l latte fresco di pecora, proveniente da greggi allevate allo stato brado e alimentate su pascoli naturali, viene trasferito nei centri di lavorazione con moderne cisterne refrigerate. Al suo arrivo nel caseificio il latte viene misurato, filtrato e lavorato direttamente crudo o termizzato ad una temperatura massima di 68° per non più di 15″. Vengono così riempite le vasche di coagulazione dove viene aggiunto un fermento detto “scotta innesto”, preparato giornalmente dal casaro secondo una metodologia che si tramanda da secoli. L’innesto è uno degli elementi caratterizzanti del Pecorino Romano ed è costituito da un’associazione di batteri lattici termofili autoctoni.

L'utilizzo in cucina


Il Pecorino Romano DOP è un ingrediente fondamentale di molti piatti della cucina romana e laziale, di cui fa parte come accompagnamento ad esempio nella pasta all'amatriciana. A Roma e provincia (ma oggigiorno l'usanza si è diffusa anche in altre parti d'Italia) è uso consumare fave e pecorino per la festa del primo maggio.

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