La Dieta della Fertilità
I cibi giusti e lo stile di vita per favorire la fertilità. Parla l'andrologo
Come migliorare la fertilità maschile?
Numerosi studi clinici ci dimostrano che basterebbero addirittura tre mesi di una dieta ricca di frutta e verdura per migliorare la qualità del liquido seminale.
Che cosa mangiare esattamente?
La fertilità maschile è collegata in maniera inscindibile all’alimentazione. Come altri aspetti della nostra vita anche la salute sessuale e la fertilità maschile iniziano dalla tavola.
È importante rispettare una dieta equilibrata, salutare, varia, fondamentale per un equilibrio e un benessere anche nell’uomo.
Numerosi studi scientifici hanno evidenziato come vi sia un rapporto tra la qualità del liquido seminale e la presenza di antiossidanti nel liquido seminale stesso, questo è un tassello importante proprio per evidenziare quanto sia fondamentale l’alimentazione nell’ambito della salute maschile.
Le ricerche hanno evidenziato quanto 3 mesi di una dieta ricca di verdure e frutta possano migliorare la qualità del liquido seminale.
Parliamo di circa un grammo al giorno di antiossidanti vegetali che sono contenuti in circa 300 grammi di verdura e frutta e possono addirittura raddoppiare la mobilità degli spermatozoi.
Sappiamo come la mobilità degli spermatozoi sia, purtroppo, negativamente influenzato dalla presenza di sostanze ossidanti.Tra gli alimenti e le molecole più importanti per migliorare la capacità fecondante e la fertilità dell’uomo bisogna sicuramente considerare la vitamina E, la vitamina C, lo zinco, i folati e il beta carotene che sono presenti nei legumi, nella frutta e nelle verdure.
Sino a 50 anni fa la fertilità era totalmente appannaggio della donna la quale era considerata l’unica responsabile dei problemi di fertilità nella coppia, si è visto invece che spesso l’infertilità dipende per un 30% da fattore maschile ed ecco quindi quanto anche l’alimentazione e le abitudini a tavola siano importanti per la salute sessuale maschile e per la sua fertilità, ciò detto possiamo verificare che la dieta mediterranea, che resta il nostro protocollo alimentare di riferimento, insieme a un regolare consumo di frutta e verdure, che sono ricchi di antiossidanti, migliora sicuramente i parametri del liquido seminale andando a ridurre in maniera importante i radicali liberi, i principali nemici della mobilità dello spermatozoo. Si consiglia anche di assumere dosi sufficienti di Alfa carotenoidi vitamina e zinco in grado di difendere gli spermatozoi nella loro fase di maturazione.
Cosa scegliere:
Prediligi sempre frutta e verdura di stagione. Uno dei frutti considerati un superfood, dall’alto potere antiossidante è la melagrana.
Inseriscila nella tua dieta quotidiana: sì ai succhi, agli estratti. È anche ricchissima di vitamina C. Sì alla verdura cruda, ricca di preziosa acqua biologica e vitamine. Così come ad almeno due frutti al giorno. Varia le verdure, scegliendo colori diversi, per fare un pieno di vitamine e sali minerali. Verdure a foglia verde scura sono ricche di folati: ricordati di cuocerle poco e in poca acqua per non disperderne il contenuto nutrizionale. Sì ai cereali, meglio se integrali,
Menù tipo:
- Colazione:
Succo di melagrana o una spremuta di pompelmo o di arancio la mattina. Cereali o pane tostato e frutta secca. - Pranzo e cena:
Per iniziare sempre una cruditè: insalata di pomodori arricchita di verdure a foglia verde larga. Oppure pinzimonio con carote, sedano e finocchi. O altra verdura sempre cruda. - A seguire:
Una porzione di carne o pesce o uova con broccoli, i cavoli, verza ricchissimi di antiossidanti.
Oppure legumi (lenticchie, fagioli, ceci) con cereali, pasta o riso e un contorno. - Spuntino:
uno yogurt con fermenti lattici benefici per l’intestino oppure un frutto.
Dobbiamo sicuramente eliminare le bevande zuccherate e l’eccesso di carne rossa come anche i cibi spazzatura quali fritti, merendine e alimenti ricchi di grassi saturi. Massimo un bicchiere di vino rosso, ricco di antiossidanti. Non eccedere Mai con gli alcolici che riducono la ferilità.
Testo a cura del dottor Andrea Militello, andrologo e urologo. www.andreamilitello.it
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