Pancetta Piacentina DOP

Pancetta Piacentina DOP: fantastica se abbinata a fettine di pera matura o a fave e pecorino.


Dettagli
 tipologia
Tipologia

salumi

regione
Regione

Emilia-Romagna

classificazione
Denominazione

D.O.P.

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Le caratteristiche

La Pancetta piacentina DOP, dalla tipica forma cilindrica allungata è un prodotto di alto pregio. Si caratterizza per una peculiare variazione organolettica che mette in evidenza un sapore delicato e, nello stesso tempo, molto gustoso.

La storia

La Pancetta Piacentina DOP era molto apprezzata già dal xiv secolo, come risulta dai registri comunali di Piacenza e dagli scritti di Giulio Landi, nei quali si narra dell’eccellente qualità del prodotto. Il gusto caratteristico. Agli inizi del 1700 la fama dei salumi locali era abilmente sfruttata dal Cardinale Giulio Alberoni, che donava prosciutti e formaggi talmente gustosi da facilitare la risoluzione di problemi organizzativi e politici in modo “diplomatico”.

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La Produzione

La Pancetta Piacentina DOP è ricavata dalla regione ventrale del suino ossia dalla pancia. Si presenta in strati più o meno sottili, alternativamente magri e grassi che creano un piacevole effetto striato.La lavorazione prevede la salatura e l’aromatizzazione con pepe, cui possono essere aggiunti vari tipi di spezie tra cui chiodi di garofano, cannella, noce moscata e bacche di ginepro. Una volta salate le pancette vengono fatte riposare in appositi locali per un periodo che varia da 8 a 15 giorni. La buona riuscita della salagione è la risultante dell’equilibrio tra la penetrazione profonda del sale e la limitata perdita di umidità in fase di asciugatura. Le pancette vengono quindi sottoposte a un periodo di stagionatura che dovrà protrarsi per un periodo non inferiore ai 3 mesi dalla data di salatura; al massimo della stagionatura si ottiene un prodotto dolce e profumato.

L'utilizzo in cucina

La Pancetta Piacentina DOP si serve tagliata sottile ed è consumata sia in purezza, sia in abbinamento a qualche fettina di pera matura o abbinata a fave e pecorino. Ottima se abbinata al miele d’acacia.

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