Barbabietola

Barbabietola: ricchissima di sali minerali e di vitamine A, C e B.


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orto legumi

Utilizzata come cibo ma anche come medicamento già nel mondo greco e in quello romano, la barbabietola (Beta vulgaris) appartiene alla famiglia delle Chenopodiaceae, di cui sono esistenti molte diverse varietà: da orto, da foraggio, da zucchero.

Già nel XV secolo la sua coltivazione era molto diffusa, soprattutto nell’ambito dei monasteri: inizialmente l’interesse era rivolto principalmente alle sue foglie, in seguito si diffuse anche il consumo della sua radice. Lo sviluppo esponenziale della colture di barbabietola si verificò nella seconda metà del 1700, dopo che il chimico prussiano Marggraf dimostrò che i cristalli dal sapore dolce che potevano ricavarsi dalla barbabietola erano gli stessi che si ottenevano dalla canna da zucchero.

Oggi l’Europa coltiva 120 milioni di tonnellate di barbabietole, da cui ottiene circa 16 milioni di tonnellate di zucchero bianco, di cui Francia e Germania sono i maggiori produttori. 
Anche in Italia vi sono coltivazioni specializzate fin dal XVII secolo, specialmente nella valle padana. Una varietà originariamente coltivata in Italia è la Chioggia, caratterizzata da tuberi con anelli concentrici bianchi e rossi e contenenti concentrazioni piuttosto elevate di geosmina, sostanza responsabile dell’inconfondibile gusto terroso.

Le varietà rosse sono molto più diffuse per il consumo umano e sono state selezionate, appunto, in base al contenuto relativamente più basso di geosmina (Detroit, Lutz Greenleaf, Red Ace).  La barbabietola rossa si distingue per la ricchezza in sali minerali quali sodio, calcio, potassio, ferro, magnesio e fosforo, nonché di vitamine A, C e del gruppo B. Inoltre sia il tubero che le sue foglie sono serbatoi naturali di antiossidanti, e gli studiosi si stanno focalizzando sul succo estratto dalla barbabietola come alimento utile per la prevenzione di tumori e disturbi cardiovascolari. Sia la radice di barbabietola che il suo succo sono considerati iinoltre un ottimo aiuto naturale contro le carenze di microelementi e l’anemia: si suggerisce sempre di aggiungere del succo di limone alla preparazione al fine di favorire l’assorbimento del ferro. 

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