Scalogno di Romagna IGP

Scalogno di Romagna IGP: sapore più dolce dell'aglio e più forte della cipolla.


Dettagli
 tipologia
Tipologia

orto legumi

regione
Regione

Emilia-Romagna

provincia
Province

RA, FC, BO

classificazione
Denominazione

I.G.P.

Le caratteristiche

Lo Scalogno di Romagna IGP presenta una forma piriforme. Di colore bianco violaceo, appare però avvolto in una pellicola esterna di diverso colore: dal ramato al rossastro. Il sapore è decisamente particolare, più forte e profumato di quello della cipolla e più dolce di quello dell'aglio. Ciò lo rende molto versatile a livello gastronomico.

La storia

Si ritiene che lo Scalogno di Romagna IGP abbia origine da Ascalon (Ascalone, castello di Giudea), città dell'antica Palestrina. La coltivazione di questo ortaggio è nata da almeno tremila anni ed era già in uso presso i popoli romani. Secondo alcuni studiosi, lo scalogno sarebbe stato portato in Europa dai popoli che migravano dal Medio Oriente, tra cui i celti. Infatti, il temine allium è la parola celtica per dire "bruciante". Menzionato perciò fin dai tempi antichi, lo scalogno è il protagonista di una storia millenaria.

La produzione

Lo Scalogno di Romagna IGP viene prodotto nella regione Emilia-Romagna dove si coltiva l'Allium Ascalonicum.

 Dal momento che non dispone di alcun seme e, dunque, non ha né infiorescenza né impollinazione, per la riproduzione dell’ortaggio è necessario piantare dei “bulbilli” (bulbi più piccoli) che vengono conservati durante la raccolta dell’anno precedente. L’impianto viene effettuato nei mesi di novembre-dicembre, mentre la raccolta è attuata a partire da metà giugno per il prodotto da consumare fresco e si protrae fino alla metà di luglio per il prodotto secco. I bulbi vengono raccolti quando le foglie si presentano appassite, di colore tendente al giallo e con una perdita di turgidità dei tessuti.

L'utilizzo in cucina

Lo Scalogno di Romagna IGP si conserva bene in locali asciutti, freschi e areati. Estremamente versatile, lo scalogno trova ampio utilizzo in cucina: tanto che è stato oggetto di un libro contenente ben 579 ricette con il suo utilizzo. Lo scalogno conferisce alle pietanze morbidezza, garbo ed un delicata aromaticità.

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