Cipollotto Nocerino DOP
Cipollotto Nocerino DOP: da usare sempre fresco. È essenziale per i manicaretti.

Dettagli
Tipologia
orto legumi
Regione
Campania
Le caratteristiche
Il Cipollotto Nocerino DOP è un ortaggio appartenente alla famiglia Allium Cepa, pianta erbacea con ciclo vegetativo biennale. Ha una forma cilindrica leggermente schiacciata nella base, con una dimensione tra 1 e 5 cm. Le tuniche sono di colore bianco, con la foglia color verde intenso di forma lineare che termina a punta. Si distingue per la tenerezza del bulbo e la dolcezza della polpa, poco acre e piccante.
La storia
Il Cipollotto Nocerino DOP risale a circa 2000 anni fa, quando le cipolle locali venivano raffigurate nei dipinti del Larario del Sarno, nell'antica pompei. Durante il Medioevo invece le cipolle venivano conferite al mercato insieme con le arance, i limoni e le castagne delle aree limitrofe. Alla fine del XIV secolo e nei primi anni del XX gli ecotipi che si possono riferire al Cipollotto Nocerino DOP vengono riportati nei cataloghi delle più importanti ditte produttrici di sementi e nei manuali di Agronomia.
La produzione
Il Cipollotto Nocerino DOP è ottenuto da processi di coltivazione preceduti dalla preparazione del terreno tramite aratura, di profondità di circa 40 cm, a cui segue una fresatura per la predisposizione alla coltura. La semina viene effettuata anche quattro volte l’anno, in semenzaio o direttamente in campo. Segue il trapianto, che si effettua quando le piantine hanno raggiunto un’altezza di 14-16 cm. La raccolta è effettuata a mano o con mezzi meccanici, quando il diametro della sezione del bulbo si attesta sui 1-5 cm. Dopo l’estirpazione, i bulbi vengono selezionati, lavati e pelati. L’operazione di “pelatura” risulta indispensabile per eliminare eventuali residui, viene eseguita esclusivamente a mano e consiste nell’eliminare le tuniche più esterne del bulbo, fino ad ottenere un prodotto omogeneo, integro e lucente.
L'utilizzo in cucina
Il Cipollotto Nocerino DOP non è adatto ad una lunga conservazione ed è quindi utilizzato quasi sempre allo stato fresco, insieme ad insalate verdi e pomodori. Trova largo impiego in alcuni piatti della cucina tradizionale della zona tra cui i famosi manicaretti.
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